In buona sintesi, il patronato di san Valentino sui fidanzati è una questione di “tradizione”, non di “storia”. Il santo, nella sua effettiva vicenda biografica, non ha nulla a che vedere con innamorati e/o fidanzati, e il suo affiancamento a tali problematiche è frutto di sovrapposizioni posticce e successive.
Egli non è neanche stato fin da subito patrono di Terni. In età tardoantica e per tutto l’Alto Medioevo patroni di Terni sono sant’Anastasio e san Procolo. In seguito si aggiunge Valentino, sicché nel sec. XVII i patroni di Terni erano 3: Anastasio festeggiato il 17 agosto, Procolo il 1° dicembre e Valentino il 14 febbraio. E’ papa Urbano VIII che, con un Breve apostolico del 3.7.1644, nomina san Valentino unico protettore. Alcuni anni prima era stata rinvenuta dentro una custodia di piombo una salma, che fu dichiarata essere quella del martire Valentino.
E fino a quel momento (ce lo testimonia l’importante Historia di Terni di Francesco Angeloni, pubblicata nel 1644), non c’è traccia alcuna del patronato sugli innamorati/fidanzati. Solo nel 1969 tale patronato è ricordato, e posto in relazione a una tradizione anglosassone